The elections have further weakened the EU/ Aumentano le difficoltà dell’Unione

The elections have further weakened the EU/ Aumentano le difficoltà dell’Unione

1. One thing should be clear: the European citizens have communicated their protest against the choices made by decision-makers who exhausted their mandate.Actually, they do not accept to cross that thin red line that would give power to extremist parties. History tells us that moderate parties were not the cause of the two world wars which plunged Europe into one of the darkest periods of its thousand-year life.

2. Then the middle classes started their racism and exasperated nationalism without compromises. The military and civil cemeteries, which house the remains of millions of young people dragged into the fierce competition for continental domination (with visionary or openly criminal ideologies), still remind us that no one should lose the light of reason.

3. Obviously, no one wants to see that terrible film again. The Lepenist Right, although triumphant in France, has expelled the German neo-Nazis of AFD from its parliamentary group and has moved closer to Giorgia Meloni’s Party, which pretends to move towards the center of the coalition . The close collaboration with Von der Leyen and the invitation to the Pope to participate in the G7 did not go unnoticed under the eyes of European Catholics.

4. The political dialectic has legitimately had, and will have, moments of particular harshness, but it will hardly avoid to respect human life and all the values ​​connected to it. The tragic war in Ukraine and the bloody conflict in the Gaza Strip were a “memento”for the opportunity to use the personal responsibility in democratic systems, in spite of any sadness and fear.

5. Certainly the very high percentage of abstentionism would seem to contradict what has been said so far. Anyway, let’s consider that the complex mechanisms of the European Union, the uneasy transnational alliances of the Strasbourg Parliament, as well as the epochal problems that lie ahead at the beginning of the Millennium (migratory pressure and global political tensions), certainly did not encourage voters to orient themselves in their choice of vote.

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L’Unione in difficoltà

1. Comunque si valutino gli esiti delle elezioni europee, una cosa dovrebbe essere chiara: i cittadini del Continente esprimono la loro protesta nei confronti delle scelte fatte dai decisori che esauriscono il loro mandato. Ma non intendono superare quella sottile linea rossa che darebbe il potere ai partiti estremisti. Aumentano le difficoltà dell’Unione, ma se è proprio nei momenti di maggiore difficoltà che si misura la maturità di un popolo – in questo caso di più popoli – lo stress test al quale il quadro politico è stato sottoposto è stato superato con un certo successo.

2. La memoria storica si è fatta sentire. Non furono certamente i partiti moderati a fare scoppiare due guerre mondiali e a far precipitare l’Europa in uno dei periodi più bui della sua storia millenaria. Allora le classi medie, anche per protesta e difficoltà, abbracciarono forme di razzismo e nazionalismo esasperato che non ammetteva compromessi. I cimiteri, militari e civili, che custodiscono le spoglie di milioni di giovani trascinati nella feroce competizione per il dominio continentale, sedotti da ideologie visionarie o apertamente criminali, continuano a ricordarci che nessuno deve abbandonarsi al sonno della ragione.

3. Per chiarire bene che nessuno vuole rivedere quel terribile film, la Destra lepenista, benché trionfante in Francia, ha espulso dal proprio gruppo parlamentare i neonazisti  tedeschi di AFD e si è avvicinata al Partito di Giorgia Meloni, che sembra volere spostarsi verso il centro dello schieramento. La stretta collaborazione con la Von der Leyen e l’invito rivolto al papa a partecipare al G7 non sono passati inosservati sotto gli occhi dei cattolici europei.

4. La dialettica politica legittimamente ha avuto e avrà momenti di particolare asprezza, ma difficilmente travalicherà il rispetto per la vita umana e l’insieme dei valori ad essa connessi. La tragica guerra in Ucraina e il sanguinoso conflitto nella striscia di Gaza hanno costituito un memento che oltre a tristezza e paura, ha portato con sé un richiamo alla responsabilità personale nei sistemi democratici.

5. Certamente l’elevatissima percentuale di astensionismo sembrerebbe contraddire quanto detto finora, ma bisogna considerare che i complessi meccanismi dell’Unione Europea, le complicate alleanze transnazionali del Parlamento di  Strasburgo, insieme ai problemi di portata epocale che si prospettano in questo inizio di Millennio – come la pressione migratoria e le tensioni politiche planetarie – non hanno certamente incoraggiato gli elettori dell’Unione a orientarsi nella scelta del voto.