Il caso Samsung
Un brivido è corso tra i rappresentanti dell’ecosistema della ricchezza a Milano. Arriva dall’Estremo Oriente, dalla Corea del Sud, dove l’Ufficio delle Imposte di Successioni ha chiesto alla famiglia Samsung 11 miliardi di dollari di tasse di successione sui beni e azioni ereditate dal padre. L’ufficio delle imposte come prima rata delle tasse di successione riceverà l’intera collezione d’Arte Contemporanea, 23mila pezzi, messa assieme da Lee Kun-hee, morto il 25 ottobre del 2019. L’aliquota della tassa di successione coreana è del 60% sulla ricchezza netta ereditata. L’importo è pagabile in sei rate annuali. I tre figli, Lee Jae-yong, il capo di fatto della Samsung Electronics, in carcere temporaneamente per evasione fiscale, Lee Boo-jin, responsabile della catena di alberghi Shilla e Lee Seo-hyun, presidente della Welfare Fundation, non hanno fatto ricorso.
Il capitalismo milanese e la tassa di successione
Milano ha la più alta concentrazione italiana di ricchezze familiari. La tassa di successione italiana assicura entrate irrisorie. La concorrenza fiscale nella UE viene praticata su larga scala. Ma sul punto della tassa di successione Milano e l’Italia sono imbattibili. Hanno l’aliquota più bassa della UE, del G7 e del G20. Paesi con fiscalità bassa attraggono patrimoni familiari fatti di aziende e capitali. Olanda e Irlanda sono mete ormai usuali. Molte grandi imprese con sede a Milano hanno a lungo esitato ma poi, visto i benefici incassati da Apple e soci, si sono decise.
L’impatto su Milano della perdita della sede sociale delle aziende
Ultimo in ordine di tempo la Dow Chemichal con spostamento della sede nella campagna olandese prospicente la periferia di Amsterdam. Avere nella propria città un pacchetto di aziende di proprietà di residenti stessi e che da quella città organizzano l’espansione delle loro aziende non è un fatto indifferente.
Per Seul non è indifferente perdere un’azienda come la Samsung, così per Milano la sede sociale di molte aziende e anche la residenza fiscale di importanti famiglie. La concorrenza fiscale è uno dei problemi in evidenza nell’agenda del prossimo sindaco di Milano: essere una città attrattiva anche per le ricchezze e patrimoni familiari. Le città sopravvivono con grandi difficoltà alla perdita di loro grandi aziende o allo spostamento di interi nuclei familiari in località accoglienti dal punto di vista fiscale.