Fin dalle prime composizioni di questa raccolta di poesia italiana Angelo Gaccione, Spore, ed. Interlinea, 2020 si percepisce una strana e accattivante tensione narrativa accentuata dal ritmo tronco e volutamente breve dei versi. Taluni, associabili all’aforisma, propongono temi di grande rilevanza eportata. Il componimento 26, per esempio:
La morte andando per via,
incontrò la miseria.
«Ci mettiamo insieme?» Le chiese.
«Ho sposato la guerra» rispose,
«sei arrivata tardi».
La personificazione di figure astratte ci riconducono al mito e con esso alla rappresentazione di una realtà parallela che si rivela illuminante per quanto i versi si presentino scarni e coincisi. È evidente un sarcasmo amaro, peraltro cifra di Angelo Gaccione che abbiamo letto in una sua precedente opera L’incendio di Roccabruna, un dialogo ridotto all’essenzialità, che si concentra su drammi antichi, epopea di un immaginario collettivo che ha percorso secoli e culture.
Amore, morte, dolore, sorriso. Di questo sono intrise molta della poesia di Angelo Gaccione: le sue composizioni, come piccole spore che cadono dalle felci e danno vita a nuove piante, si propongono al lettore come un invito alla riflessione e al coraggio. Sì, coraggio per affrontare il mondo intricato, perverso, inospitale, con l’audacia di una piccola spora.
La seconda parte di Spore, forse la più commovente e intensa, ci parla del nostro rapporto con i nostri cari scomparsi. Il valore di gesti ormai affidati al solo ricordo, la struggente sacralità degli oggetti rimasti orfani e che pur si ripropongono testimoni di una vita andata.
Trovo emblematico il primo componimento della seconda parte del libro:
È sorprendente quanto siano vive,
le cose appartenute ai morti.
Non è solo il maglione,
rimasto ripiegato sul divano,
o la vestaglia appesa alla parete.
Mio padre la vede muoversi in giardino,
e ravvivare il fuoco del camino.
Le parla spesso, dice, e lei risponde.
E per quanto incredibile, gli credo.
Emozioni. Questo suscitano e per questo si parla di poesia. Una piacevole e godibile raccolta di poesia italiana, quindi, che sembra andare controvento rispetto alle mode e alla schizofrenia del nostro mondo contemporaneo. Componimenti che ripropongono, con la vivida potenza di una piccola spora, un messaggio dirompente; un inno alla vita, di cassoliana memoria, sembra echeggiare in tutte le sue variegate sfaccettature. Ogni composizione ne resta intrisa e qui risiede la forzaletteraria che impreziosisce ogni singolo verso.
Poesia italiana
Angelo Gaccione, Spore
Ed. Interlinea, 2020
Pagg. 90, € 12,00