Con l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue la Francia si trova ad essere l’unica potenza nucleare dell’Unione. Nel corso della tre giorni di Monaco (14/15/16 Febbraio) dedicata alla sicurezza, il Presidente Macron ha approfittato per delineare una strategia complessiva dell’Europa in quest’ambito. L’appartenenza alla Nato è fuori discussione per tutti. L’alleanza rappresenta storicamente un baluardo delle nazioni libere con cui nessuno ha potuto misurarsi. Essa ha difeso i valori comuni del mondo transatlantico. Tuttavia, col 1989 il panorama internazionale è mutato. Gli Stati Uniti perseguono da anni una politica che non necessariamente deve essere condivisa dall’Unione. Anche se gli interessi di Washington non si contrappongono frontalmente a quelli di Bruxelles ed eventuali contrasti possono essere appianati, gli obiettivi degli Usa possono essere divergenti rispetto a quelli della Ue. È quindi chiaro che quest’ultima deve disporre di una sua autonomia di azione grazie alla quale possa svolgere un ruolo protagonistico e non gregario nelle controversie internazionali.
L’Europa persegue una politica di pace e di cooperazione e questo lo si vede bene nelle relazioni che intrattiene con la Russia di Putin e sulla questione del nucleare iraniano. Gli Usa ereditano il ruolo di superpotenza planetaria, dispongono del più forte esercito del mondo e non temono i costi di uno scontro armato ovunque esso possa verificarsi. Sentono il dovere morale di appoggiare nazioni deboli minacciate dal militarismo cinese e orientano la loro politica sulla base di queste esigenze. L’Europa dovrebbe essere autonoma senza ricorrere all’appoggio militare Usa per supportare la sua politica. Le occorre un dispositivo bellico a scopo puramente difensivo che la metta al sicuro da eventuali minacce esterne. Ad essere totalmente d’accordo con le posizioni di Macron è il ministro della difesa tedesco Annegret Kramp-Karrenbauer.
D’altra parte il parziale disimpegno degli Usa _ impegnati in oriente – nei confronti dell’Europa, lascia un vuoto di potere in tutta l’area mediterranea attualmente sconvolta da sanguinosissimi conflitti e cruciale per gli approvvigionamenti energetici.