Nella bioatmosfera del poeta Angelo Maugeri

Nella bioatmosfera del poeta Angelo Maugeri

Leggiamo di una “voce” che ci parla con empatia di quei “moti del cuore” così tenacemente vincolati, in modo ingenito, alle inevitabili spine  mentali. Moti che sembrano rispecchiare i voli d’uccello segnati da Proust nella poesia “Le intermittenze del cuore”, e che ben si attaglia alla bioatmosfera in cui naviga il poeta Angelo Maugeri. La figura ornitologica (emblematica e solare), accostata dallo scrittore della “recherche” all’anima, sancisce, con decisione, – nell’incipit del suo “guardare spesso il cielo della memoria” – l’asserzione: la “Notre âme est poésie”. Un cielo in cui oggi, e nell’oggi, è da Maugeri solcato a volte con sospetto, altre volte con ironia, altre volte ancora spinto da quel realismo nel quale l’indefinitezza misterica della poesia affonda le sue radici trivellando il crudo mantello del mondo, per poi accelerare e ampliare il pensiero in virtù dei suoi salti semantici. Ecco, allora, emergere lo stupore; quel “primun” ontologico letto da Maria Zambrano nella forma di “radicale nascondimento”: un abisso, il Caos, appunto; quel Caos per il quale Peter Sloterdijk auspica che una fiamma costante arda nel sé di ogni artista.

Misteriosamente leggibile e auscultabile, si offre dunque la raccolta “Lo stupore e il Caos” di Maugeri  (puntoacapo Editrice, Pasturana-Al, 2021, pp. 111, € 15), esemplare “foglio della mente” accartocciato sull’asse portante in cui si definisce lo spazio della rammemorazione immerso nella concretezza del vivere: un esercizio da distillatore, al fine di  raggiungere la seferiana “cisterna” in cui, per metafora, possa essere accolto il tutto diventato scoria, poi coscienza e, alla fine, alimento del ricordo. I materiali poetici, qui secreti nel periodo compreso tra il 2008 e il 2018 (per la collana “Ancilia” diretta da Giancarlo Pontiggia), raccontano nel loro “colloquio con ombre senza voce” una “materia poverissima, tenue” non certo priva di nobiltà umana tanto da essere destinata a comprendere il groviglio del quotidiano, delle relazioni, degli affetti, elementi sostanziali e percezioni sensoriali che fanno dire a Maugeri: “Io parlo il mio mondo”.

Un mondo che appartiene a noi tutti, popolato, col trascorrere dei decenni, “da ombre senza voce” e avvertendo il disagio di non riuscire a tradurre gli accenti, e così decidere di “partire per partire” (“l’avventura delle avventure”).

Nella bioatmosfera del poeta Angelo Maugeri
Angelo Maugeri

Una poesia radiante fonografie maturate in oggetti: dai grandi orologi meccanici alle “teiere dinastiche”, nella lirica musicalità di “Quel che resta del cielo” pronta a restituirci quanto Cecchi dedicava alle leopardiane Marche come “poesia, architettonica e musicale”, fino alla mineralogica “amigdala” nel confronto con l’organo ordinatore dei ricordi. È proprio nel nome, che affiora l’intimo delle cose, delle parole: geologia e suono, il tutto in simmetria con l’idea di Peter Levi, nata dal suo viaggio in Afghanistan, per cui è la qualità della luce a segnare uomini e cose. Un percorso di luminosità per Angelo: quella meridiana che “rifluisce nel cielo degli occhi”, o la luce viva dell’universo, in fasci, in chiazze, che tocca pagine di giornali o “tende soffuse di grazia”, per dispiegarsi sulle mani, sui volti, infine, tra i silenzi.

 

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ALDO GERBINO
Morphologist, poet, former Professor of Histology and Embryology at the University of Palermo and Emeritus from the Italian Society of Experimental Biology. Art and literature critic. Recent poetry publications: “Alla Lettera erre” (Almanacco dello Specchio, Mondadori 2011), “Non è tutto” (Club di Milano 2018). His poems have been featured in:"Nuovi Argomenti", "Corriere della Sera", "La Repubblica-MI", "Gradiva", ERI-RAI Editions. Morfologo, poeta, già Ordinario di Istologia ed Embriologia all’Università di Palermo ed Emerito della Società italiana di Biologia Sperimentale. Critico d’Arte e letterario. Recenti pubblicazioni di poesia: “Alla lettera erre” (Almanacco dello Specchio, Mondadori 2011), “Non è tutto” (Club di Milano 2018). Sue poesie in “Nuovi Argomenti”, “Corriere della Sera”, “La Repubblica-MI”, “Gradiva”, Edizioni ERI-RAI.