Le origini e la missione de l’Antilope
Les Editions de l’Antilope sono nate nel 2014 a Parigi ad opera di due creatori: Anne-Sophie Dreyfus, che aveva già lavorato vent’anni in ambito editoriale, soprattutto scolastico, anche come traduttrice dall’inglese, e Gilles Rizier, traduttore di yiddish ed ebraico, autore di romanzi (Par de là les monts obscurs, Denoël, 1999, La Promesse d’Oslo, 2005…) e direttore della casa della cultura yiddish tra il 1994 e il 2004.
Il loro intento è far conoscere la giovane letteratura israeliana. I primi libri sono apparsi nel 2016. Ci hanno dato l’opportunità di leggere Rachel Shalita oppure Eran Rolnik. Ma ben presto, si è allargato il campo di interesse.
Le pubblicazioni principali
Innanzitutto, gli editori hanno scelto libri sconosciuti di Sholem Aleikhem, sicuramente il più grande scrittore in lingua yiddish della fine dell’ottocento, già pubblicato in tutta Europa. Hanno scelto un titolo curioso, Les Mille et une nuits de Krushnik.
Prima di allora non avevamo l’idea del volume della produzione letteraria di Aleikhem. Hanno anche scelto di pubblicare un libro di Isaël Joshia Singer, il fratello del Nobel Isaac Babel Singer, che scriveva come lui in yiddish quando era in esilio in America, Et WolffilsdeHershdevintWilly e poi Printempsetautressaisons. Tra i libri pubblicati più curiosi e di maggiore importanza storica, è da notare Danslesbagnesdutsar di H. Leivich, che racconta ciò che ha vissuto nelle terribili carceri russe dal 1906 al 1912.
Tra quelli più commoventi c’è EntrelesmursdughettodeWilno, 1941-1943, scritto da Yitskhosh Rudashevski. L’autore è stato ucciso nell’ottobre 1943 a Ponar. I suoi quaderni sono stati ritrovati da sua cugina dopo la guerra tra le rovine di questo ghetto. La traduzione francese ha ottenuto il premio della SGDL (Société des Gens de Lettres).
In poco tempo, gli editori hanno arricchito il proprio catalogo al di là della cultura ebraica. Ma permane in loro il desiderio di continuare a farci scoprire grandi autori dell’ alta tradizione yiddish, come Histoiresdestempspassésetàvenir di Y.L.Peretz, un capolavoro sconosciuto, ma anche giovani scrittori israeliani, come Yonatan Sagiv, che ha scritto un giallo molto divertente, SecretdePolichinelle.
Il successo e i nuovi progetti
Il catalogo delle Editions de l’Antilope, in meno di quattro anni, è diventato molto ricco e diversificato, ma sempre sorretto dall’idea di seguire il filo rosso della cultura ebraica. Le scoperte di grandi autori del passato si alternano con le traduzioni di nuovi scrittori, come Sabyl Ghoussoub, che in Le Nezjuif mostra la realtà recente dello Stato d’Israele, con tutte le sue contraddizioni sempre più grandi e sconvolgenti.
Le Editions de l’Antilope hanno avuto anche la fortuna di avere il favore della stampa culturale francese. Grazie a questo sostegno non facile in questo periodo, l’editore ha potuto raggiungere un pubblico che va al di là della sola comunità ebraica, evitando il confinamento in un ghetto.
Oggi la diversità delle sue proposte editoriali non rinnega i suoi fondamenti, ma hanno sedotto i lettori colti per la presenza di talenti originali. Sicuramente è stata una delle iniziative editoriali francesi moderne che ha avuto il maggiore successo dall’inizio del nuovo millennio. La sua politica editoriale le consentirà di crescere e prosperare ulteriormente.