All’ennesima declinazione del mito letterario che celebra i prodigi della mente deduttiva più nota al mondo, ci si potrebbe domandare, a ragione, se non sia giunta la saturazione del clichè. Visti anche gli altisonanti precedenti cinematografici e televisivi, un altro investigatore dalla proverbiale litigiosità e dall’eloquio magniloquente avrebbe potuto generare stucchevoli reazioni.
Ma a questa serie (settima edizione) che prende il nome da una delle espressioni più conosciute del caro protagonista, vale la pena concedere il beneficio del dubbio.
Nuova location, nuova veste del partner. Classicissimi, invece, i problemi con le sostanze e le dinamiche che sfruttano un ritmo incalzante e una struttura sufficientemente complessa, tali da rendere il prodotto sufficientemente stimolante.
I casi, anche se non sempre permettono un vero rapporto alla pari, lasciano lo spazio per qualche genuina intuizione. Tra una stranezza e l’altra, passano anche sfiziose curiosità e trovate di regia di buon livello.