Venti automobili sono sepolte sotto l’asfalto a vari gradi di altezza, dalla piena esposizione dei contorni del corpo al completo avvolgimento della pavimentazione.
Contrariamente all’uso prevalente della cosiddetta “arte dell’oggetto” come accessorio decorativo per edifici e spazi pubblici, questa fusione di manufatti tipicamente mobili con il loro ambiente sfrutta le connessioni subliminali delle persone con i rituali del merchandising dei centri commerciali e con il feticismo della cultura automobilistica americana.
Inoltre, a differenza dell’arte pubblica concepita da una prospettiva artistica privata, questo progetto non può essere rimosso o esposto a parte il suo contesto senza una perdita totale di significato.