gestiscono i grandi fondi pensioni americani ed europei e che sono quelle che storicamente hanno investito sui nostri Buoni del Tesoro.
Amleto avrebbe commentato “che c’è del marcio in Danimarca!”. La verità è che non esiste alcun libero mercato e noi abbiamo semplicemente pagato un interesse usuraio. Abbiamo speso più del dovuto, almeno 24 miliardi di euro l’anno che, moltiplicati per i 50 anni presi in esame, spiegano quei 1.200 miliardi di euro di debito accumulato.
Siamo stati semplicemente derubati!
Forse in Italia il legittimo diritto all’esercizio del potere (governare dopo essere approvati dal Parlamento) costa un pedaggio che siamo stati e siamo costretti a pagare, senza che fosse chiaro a chi abbiamo pagato in questi ultimi 50 anni questi interessi usurai.
Ai finti esperti nostrani che da 50 anni giustificano se stessi e i ladri, vorrei solo far rilevare che questo Paese descritto come litigioso e inaffidabile ha sempre pagato e senza batter ciglio, quegli interessi usurai. Si è anche permesso il lusso di avere un’evasione fiscale di 100 miliardi all’anno e di non far lavorare un terzo del Paese. Due problemi serissimi che forse dobbiamo deciderci a risolvere.
La verità è che siamo degli impareggiabili produttori di ricchezza come d’altra parte evidenzia sul Corriere della Sera del 04/05/2020: “L’Italia ha una propensione al risparmio privato molto alta, superiore a quella della maggior parte dei paesi avanzati. Secondo gli analisti, è proprio questa risorsa ciò che ha tenuto a galla il Paese in questi anni”.
Ed infatti se si guarda all’indebitamento complessivo (pubblico e privato) l’Italia risale molte posizioni nella classifica OCSE…
Lo ripeto ancora una volta, ci permettiamo tutto quello che ho evidenziato, siamo ai primi posti con la vita media più lunga, viviamo bene e in più risparmiamo più di tutti gli altri.
Per quanto riguarda la UE, mi pare corretta che ci si batta per rendere comuni (allo stesso livello) gli interessi sui propri debiti che ogni stato membro dovrà pagare. Ci vorrà qualche anno per rientrare nella normalità. Ma bisogna cambiare rotta subito.