Incontrare Morfeo alla Fondation Beyeler

Incontrare Morfeoe i sogni alla Fondation Beyeler
Screenshot da www.fondationbeyeler.ch

I sogni da sempre sono oggetto di indagine narrativa e psichiatrica. Arthur Schnitzler ha costruito, sulla dicotomia sogni/realtà, le sue pièce Signorina Else e Doppio sogno, introducendo Freud e la sessualità, immaginata e quindi forse desiderata, nei suoi testi per il teatro. Da Schnitzler proviene quel teatro basato sul fluire dei pensieri, con protagonisti che fra il reale e il sogno creano confusione e un caos che non si dipana.

Un’opera sui sogni nella collettiva What Time is Heaven

Sui sogni è improntata e costruita l’opera Dream Rooom 1: Dreaming of Flying with Flying Agarics (2024) di Carsten Höller e Adam Harr, un’opera inserita nell’esposizione collettiva (visitabile fino all’11 agosto) alla Fondation Beyeler di Riehen (Basilea) dal titolo What Time Is Heaven. Per la prima volta la Fondazione svizzera ha trasformato tutti i propri spazi in un laboratorio sperimentale di arte contemporanea con opere varie di molti artisti internazionali.

Di tutte le opere che fanno parte dell’esposizione, quella di Holler e Haar offre al visitatore la possibilità di stazionare nel museo anche durante la notte e dormire nel letto rotante che concilia i sogni e li indirizza verso il “volo”. Infatti, Harr – studioso in neuroscienze – ha creato un algoritmo che permette di stimolare la mente prima del sonno e creare sogni. A fare questo è l’azione combinata di alcuni suoni e la visione di un filmato realizzato dall’artista 3D Wendi Yan, basato sugli stimoli utilizzati dal Dr. Tore Nielsen per favorire la sensazione di volare durante il sonno .

Un video che stimola i sogni

Nel video di Yan si vedono “danzare” dei funghi rossi, gli Agarchi. Questi, sospesi nel vuoto, sembrano volare.  Steso sul letto posizionato all’interno della camera degli artisti, il fruitore inizia il suo percorso onirico, lentamente dal sonno leggero a quello profondo, accompagnato dalla tecnologia che lo indurrà a sensazioni oniriche rare, inclusa la sensazione di volare.

Non è solo fantasia, infatti i due artisti si sono avvalsi delle recenti ricerche in Dream Engeneering che hanno dimostrato la capacità della mente di poter ascoltare, vedere e avere percezioni anche durante il sonno. Quindi, i sogni possono essere “pilotati” e ciò significa una nuova strada per agire sull’inconscio. Che questa sia o meno una buona notizia poco importa, ma senza dubbio l’opera presentata alla Fondazione Beyeler offre ai partecipanti la possibilità di usare la propria mente, la parte di essa sconosciuta, per scopi anche scientifici. In ogni caso, si tratta della possibilità  di trascorrere una notte in un luogo che si trasforma in un hotel particolare, incantevole e incantante. E, questo, è un sogno che diventa realtà.

Dream Hotel Room 1: Dreaming of Flying Fly Agarics (2024) di Carsten Höller e Adam Haar, in What Time is Heaven, Fondation Beyeler, Baselstrasse 101, CH-4125 Riehen/Basel. Fino all’11 agosto 2024