La travolgente smania dell’uomo di riprodursi in senso tecnologico
fornisce sempre nuovi e interessanti sviluppi narrativi.
Il fulcro del dilemma, però, è sempre stato quello.
Riuscirà l’uomo a convivere con un’intelligenza dalle capacità imprevedibili?
Esente da decadenza e da paure irrazionali?
Se ci mettiamo anche un corpo interamente intercambiabile, esente dal dolore e dagli inserti cromati?
In questo caso, a differenza di “Io robot”, una atmosfera urban decadente con slang e schioppettate
da gang scalcinata insaporiscono la trama. In certi punti anche troppo.
Il protagonista strappa più di un sorriso allo spettatore e, il finale, potrebbe dare il la ad un sequel.
Curiosi sono i passaggi della rieducazione e il tema dell’amicizia che lega più della programmazione.
La resa del 3d è gustosa e in favore di trama. Il titolo inglese “Chappie” per una volta,
è stato meglio cambiarlo.
vedi anche
https://www.imdb.com/title/tt1823672/