Il fiume, immagine mutevole della natura, emblematizza qui anche l’immagine mutevole nell’iter esistenziale dell’uomo (tratto dal Diario di Gianni Brusamolino, Milano – luglio 1992).
Il percorso artistico di Gianni Brusamolino (1928-2021) è sempre stato caratterizzato da una profonda riflessione spirituale concernente la dimensione umana, posta in una dinamica relazionale al tema dell’esistenza e della conseguente ontologia. Tale introspezione si è espressa, di fatto, in termini squisitamente estetici, dando forma ad un linguaggio che riporta ai tratti primari del fluire della vita: la mostra ripercorre in tale maniera una dinamica che parte dagli anni ’60 del secolo scorso, e che trova nel “Fiume” la dimensione poetica dell’esistenza.
L’acqua è umile e sale in alto quando evapora per innalzarsi quale figlia del cielo
«Piccola sorgente che divenne un fiume» è una metafora suggestiva delle grandi cose realizzate nel silenzio, con tenace soavità che Brusamolino trae dal Libro di Ester. «L’acqua del fiume non abbatte e non annienta gli ostacoli, ma segue la via di minore resistenza per arrivare all’oceano. L’acqua cerca con gioia di donarsi e cerca sempre il luogo più basso per rendere fecondo il prato che le sta sopra e attorno. L’acqua è umile e sale in alto soltanto quando evapora per innalzarsi quale figlia del cielo». Dapprima scorre umile e nascosta, poi emerge di sorpresa, cresce sicura, fino a travolgere e a sopraffare il male; ed in molte opere del Maestro Brusamolino emerge questo pathos energico e discreto al tempo stesso.
L’acqua, simbolo dei valori assoluti della vita, anche della sua dimensione spirituale
In Brusamolino il fiume è allo stesso tempo una distesa d’acqua ed un confine. Rappresenta anche un mondo umano interiore sconosciuto che può essere integrato nella propria personalità, così che l’esistenza ne risulti arricchita e compiuta. Proprio perché è al centro della esistenza fisica, l’acqua diventa un simbolo dei valori assoluti, della vita anche nella sua dimensione spirituale, della stessa trascendenza. Il Fiume ha rappresentato uno dei primi temi in cui i dati espressivi e formali hanno aperto per Brusamolino lo spazio per una speculazione artistica e culturale ed un filosofare sui significati del tema e del linguaggio con cui affrontarlo.
Il Fiume come pretesto per una metafora concreta sulla conflittualità umana
La poetica del “Fiume” un tempo connessa alle memorie della sua infanzia, prende un significato metaforico profondo e universale: il paesaggio di terra e di acqua non ha alcuna connotazione realistica, ma diviene una striscia chiara su fondo scuro che unisce la metà inferiore alla metà superiore della tela, oppure più strisce sovrapposte in cui la stratificazione materica suggerisce il connubio tra terra, acqua, grano ed erba. Il termine stesso di “Fiume” è il pretesto per un reale significato emblematico in quanto rispecchia la conflittualità umana, e il fiume, nel suo scorrere attraverso una molteplice varietà di percorsi, straripando talvolta dagli argini, è inteso come paradigma ermeneutico della natura umana che, nel suo scorrere attraverso alterne vicende, viene modellata, accompagnata, oppure travolta dagli accadimenti dell’esistenza.
L’acqua come fluire dello slancio vitale
Il fiume, immagine mutevole della natura, emblematizza in quest’ottica anche l’immagine mutevole nell’iter esistenziale dell’uomo. Il Maestro agisce col segno-simbolo della pittura; se l’elemento liquido si configura come scorrimento del flusso vitale, i sassi e le rocce rappresentano la materia compatta modellata da questo scorrere, e quindi vivificata da questa linfa vitale, incarnata dal fiume. Le opere di questo importante ciclo sono strutturate in modo da fornire l’idea plastica di immagini umane che, nella dinamica della tessitura artistica, si devono leggere alla stregua di blocchi più o meno ruvidi con fori o erosioni dislocati in più punti dell’immagine e causati dallo scorrimento dell’acqua.
La mostra “Gianni Brusamolino cantore del Fiume” verrà inaugurata a Cassano d’Adda, città natale dell’artista, sabato 11 giugno alle ore 11 e sarà esposta fino al 26 giugno 2022.