Nessun finanziamento dal PNNR o Recovery Fund per ora per il nuovo Centro per l’Intelligenza Artificiale a Torino. Lo stesso anche per le molte richieste del Comune di Milano. I sindaci delle grandi città italiane prossime alle elezioni si sono raggelati.
Beppe Sala si aspettava di cavalcare la campagna elettorale per il rinnovo dell’incarico con l’aiuto di progetti per Milano finanziati dal Recovery. Il silenzio del Governo lo costringe a estesi interventi curati da Milano&Partners su Twitter, Instagram, TikTok, Facebook, Twitch. Presentandosi con la nuova formazione dei Verdi Europei gode di qualche vantaggio, ma la realtà è che di grosse novità immediatamente vendibili agli elettori non ne ha.
Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, il più “novecentesco” tra i politici del nuovo triangolo industriale Milano, Bologna, Treviso, uomo con una concezione solidamente industrialista, non ha aspettato il Recovery. Ha stipulato accordi per miliardi di investimenti con i cinesi di Fawn, primo gruppo automobilistico cinese. Li ha attirati con offerte di forza lavoro qualificata, aree e servizi. Sono investimenti che danno da subito gettito fiscale.
Quello delle entrate fiscali è un problema centrale per Milano. La scelta di specializzare Milano nel Food, Fashion, Furniture sembra meno fortunata che all’inizio del decennio scorso. La crisi Covid ha sprofondato in uno stato di agonia queste attività, ridimensionando in modo drastico le ambizioni di Milano.
Gli altri due vertici del vecchio triangolo industriale, quello del Miracolo economico anni Sessanta, Torino e Genova, raccontano uno spiacevole destino. Milano lo guarda con apprensione. Lo splendore economico non è stato più recuperato passati gli anni buoni. Per Genova i prezzi delle abitazioni dicono di difficoltà mai risolte. Interi quartieri con prezzi uguali o più bassi di quelli di una decina di anni fa. Le famiglie non hanno aumentato per nulla il loro patrimonio rispetto all’inflazione. Seguono la crisi del porto, la rivoluzione dei container, le dismissioni delle Partecipazioni statali. Torino si è molto indebitata per superare il dopo Fiat, ha puntato sulle Olimpiadi Invernali senza grande successo e la città è uscita sostanzialmente ridimensionata.
Il dopo pandemia si annuncia un terreno incerto pieno di interrogativi per il bilancio del Comune di Milano. A un segnale negativo, la moltiplicazione di ben dieci volte delle famiglie che hanno richiesto e ottenuto dal Comune un sostegno al reddito, si contrappone una confortante costanza degli oneri di urbanizzazione pagati dalle imprese per nuove operazioni edilizie. Luci e ombre destinate a non dissolversi presto.