Una fiaccolata parte dall’Arco della pace per commemorare il ricordo di Lea Garofalo caduta vittima della ndrangheta in quanto testimone di giustizia, la sera del 24 novembre 2009. Viene condotta in un appartamento e uccisa. Storia di una delle tante vittime di mafia, di violenza di genere, una di tante vittime che nessuno ha saputo o voluto proteggere.
Lo stesso giorno e mese di quest’anno, viene organizzata una fiaccolata, a Milano, all’Arco della Pace.
Alcuni ragazzi, illuminati dalle candele che stringono fra le mani, sono chiamati a dire qualcosa per rompere il silenzio e le coscienze di chi è presente e di tutti coloro, pochi giorni fa, hanno preferito fare altro.
Le forze dell’ordine scortano il corteo fino al giardino di viale Montello. La gente si ferma a guardare il corteo come se stesse guardando una sfilata, mentre una trombettista suona “La canzone di Marinella” creando una barriera emotiva tra il corteo e i passanti.
Una vigilessa ad ogni incrocio si preoccupa di fermare il flusso delle auto. Magicamente, quando si arriva all’incrocio successivo, lei è già la.
Un’accorata e solenne partecipazione all’iniziativa promossa dal coordinamento milanese di Libera, insieme al Comune di Milano e al Presidio di Libera “Lea Garofalo”. Intervento di alcune scuole come Emanuela Loi di Mediglia a parlare prese da un’attenzione sincera e commovente.
Le foto sono di Feuei Tola