[1] Fabrizio Crisafulli, Il teatro dei luoghi…, cit., p. 28.
[1]Ibidem.
[1]Ibidem.
[1] Ivi, p. 45.
[1] Ivi, pp. 109-110.
[1] Ivi, pp. 111-112.
[1]Ibidem.
[1] Ivi, p. 45.
[1] Ivi, pp. 109-110.
[1] Ivi, pp. 111-112.
[1] Ivi, p. 40.
A questo tipo di impostazione si deve una ininterrotta produzione teatrale e installativa. Basti ricordare alcune tra le sue ultime produzioni sceniche. Intanto, Die Schlafenden (2013), realizzato alla Tonhof di Maria Saal in Austria, luogo storico delle avanguardie letterarie e artistiche austriache, ispirato al romanzo La casa delle belle addormentate di Yasunari Kawabata[1]. Ricorderei ancora la più recente performance Corpoluce (2019), concepita insieme alla danzatrice Alessandra Cristiani, incentrata sul rapporto tra corpo danzante e sottili linee luminose che si compongono e scompongono nello spazio[2]. Nel campo delle installazioni, Crisafulli realizza immaginifici lavori come Impulse (2016). Questa pièce ha dato vita, attraverso la luce, alla notevole architettura della Energy Tower, grande inceneritore waste-to-energy nei pressi di Copenaghen[3]. Abitanti, lavoro del 2018, ha occupato per un mese una sala del MACRO di Roma con un progetto relazionale cui hanno preso parte numerosi artisti[4]. Nel 2019 ha realizzato Figur’azioni, all’Abbazia cistercense di Fossanova. La facciata veniva agita da silhouette femminili video proiettate. È dello stesso anno Proiectum. Realizzato alla Biblioteca Vallicelliana, a Roma, il lavoro è dedicato a Francesco Borromini e si avvale della collaborazione dell’artista Federica Luzzi.
Nei suoi scritti l’artista parla spesso di meditazione ed energie. Ha affermato, tra l’altro: «Tentare di toccare l’essenza di un sito ed il suo spirito […] significa anche cercare di mettere ad operare le potenze del luogo. In questo tentativo di cogliere il nucleo più intimo risiede forse quel senso di “sacralità” che spesso […] il pubblico avverte in questi lavori»[5]. Forse, uno dei motivi del fascino e della fortuna del teatro di Fabrizio Crisafulli risiede anche nella sete di sacro diffusa nella nostra epoca.