Denaro facile sotto l’ombrello di UE e BCE

logo della rubrica Spazio Milano con l'immagine della facciata del Duomo e la scritta Spazio Milano in bianco e rosa

L’occasione è unica per le operazioni di rigenerazione urbana a Milano. I tassi di interesse sono a livelli irrisori. L’abbondante liquidità fa girare il motore senza freni. Se si sommano i fondi dell’Unione Europea e la liquidità in circolazione i soldi sono tanti. Milano può tentare quello che non è riuscito a nessun’altra città italiana dall’Unità d’Italia: diventare veramente una città policentrica, la capitale economica, grazie a un sistema di infrastrutture da Nord Europa.

La Milano degli anni venti

Appoggiato alla Tangenziale, il cantiere del Tecnopolo di fronte alla Fiera con la nuova sede delle facoltà scientifiche della Statale e le sedi di aziende tecnologiche, tutti in costruzione con prevista entrata in funzione per il 2026, è il simbolo della Milano degli “Anni Venti” di questo secolo. Milano si è affidata nel passato decennio per parte del suo benessere alla “Politica degli eventi”. Per andare avanti ora ha bisogno di ben altro. Le rigenerazioni urbane sono diventate il vero fattore critico, ma anche il primo passo. Poi si deve riempirle di attività che cambino veramente l’economia e non siano soltanto figlie del denaro facile. Milano si gioca tutto con queste.

Gli investimenti sono elevati. La finestra del denaro facile non è infinita. Gli investitori cercano di concentrare gli investimenti, approvazioni di opere, realizzazioni nei prossimi 4 massimo 5 anni. Il tempo dell’eventuale secondo mandato del sindaco Sala, ma anche gli anni in cui le erogazioni di finanziamenti a fondo perduto o di prestiti dell’Unione Europea sarà ai massimi livelli. Sono pochi anni, ma coperti dall’ombrello della UE e della BCE.

Sul campo ci sono operazioni ambiziose come quella del Gruppo Rotelli  con il Nuovo Galeazzi nel Tecnopolo. Una ventina di piani stipati di apparecchiature medicali all’ultimo grido. Un vessillo della Sanità privata e dei suoi complessi rapporti con il Pubblico. Rapporti che però verranno ridisegnati da Letizia Moratti con la nuova legge regionale sulla Sanità.

Le Ferrovie Nord FNM vogliono rigenerare stazioni e aree tra Garibaldi e Fiera. Unica operazione stoppata è quella delle società calcistiche Inter e Milan per la rigenerazione dell’area di S. Siro e conseguente demolizione del vecchio Giuseppe Meazza. La società madre cinese ha incontrato serie difficoltà.  Le banche cinesi sono dovute intervenire nel salvataggio. Ora sembra che anche la più grande immobiliare cinese China Evergrande sia sull’orlo del fallimento. Questo e la presenza di due misteriose società del Delaware hanno azzerato la credibilità finanziaria degli azionisti cinesi di Inter Milan.

 

Leggi anche:

WeWork, no tequila party