C’era una volta la Guerra fredda..
Da quando i rapporti sino-americani sono divenuti più conflittuali non si fa altro che parlare a sproposito di nuova guerra fredda. Ci sono almeno tre ragioni per i quali c’è un’enorme differenza fra il passato confronto Urss – Usa e quello attuale Usa – Cina.
In primo luogo la guerra fredda si basava su un accordo di pacificazione globale del pianeta, cioè l’accordo di Yalta. Con esso il mondo era suddiviso in due sfere di influenza ed era chiaro che nessuno dei due contendenti avrebbe dovuto creare problemi all’altro. E così fu, con qualche eccezione che non sfociò comunque in una guerra nucleare aperta.
Tanto è vero che quando il Pentagono decise di mettere sotto tiro Mosca piazzando i missili nelle basi Nato in Turchia, Kruscev mandò le navi verso Cuba e i consiglieri di Kennedy capirono che gli accordi andavano rispettati.
Per lo stesso motivo, probabilmente, morì Che Guevara in Bolivia, se è vero che i comunisti di quel Paese ricevettero da Mosca istruzioni di non aiutarlo per rispettare l’influenza Usa in Sud America.
Cina vs Stati Uniti
L’attuale conflittualità politica, economica e militare fra Cina e Usa non si basa su alcun accordo! Anzi, cresce di giorno in giorno perché Pechino vuole mettere sotto controllo un’area vitale del Sud Pacifico che dalla fine della seconda guerra mondiale è di competenza americana.
Parliamo delle acque del Mar Cinese Meridionale, dello Stretto di Taiwan, degli arcipelaghi delle Filippine, del Mar del Giappone, il Mar Giallo, ecc.
Inoltre Pechino; va a mettere in discussione il neocolonialismo francese e inglese in Africa per installarci il proprio. E in Europa cerca appoggi in sede Ue, promettendo mari e monti con la futura via della seta.
Seconda ragione. La guerra fredda era una grande guerra ideologica fra il capitalismo liberale e il totalitarismo marxista, in un mondo in cui ancora la prospettiva di una rivoluzione comunista internazionale non era del tutto svanita e nell’Europa occidentale i partiti che obbedivano a Mosca costituivano un vero pericolo.
Oggi in Occidente nessuno pensa seriamente di adottare un sistema politico come quello di Pechino. Il regime illiberale cinese è condannato dappertutto, e nessun lavaggio al cervello minaccia orwellianamente la coscienza dei Paesi industrializzati.
Terza ragione. La guerra fredda non era una guerra economica, i commerci fra i due blocchi erano ridotti al minimo, il rublo non aveva corso legale in Occidente e non esistevano multinazionali private dell’Urss quotate in borsa a minacciare la supremazia del dollaro.
Oggi con la Cina è tutto diverso. Sia perché l’interscambio commerciale fra Pechino e Washington è a livelli siderali, sia perché i cinesi detengono enormi quantità di valuta pregiata americana e sostengono il debito pubblico Usa.