Ludwig van Beethoven nato a Bonn nel 1770 e morto a Vienna nel 1827. Del grande rivoluzionario della musica di tutti i tempi ricorrono i 250 anni dalla nascita.
Fyinpaper lo commemora pubblicando, a capitoli (in totale dieci, ed ecco il primo), una biografia scritta da Giovanni Caruselli, nostro redattore, autore di saggi, collaboratore di Einaudi, Rizzoli, Vallardi, Diakronia, e altri editori, per testi di storia e filosofia (materie che ha insegnato).
INFANZIA E PRIMO APPRENDISTATO (1770 – 1787)
Della stirpe dei Beethoven, che ha origini contadine, si ritrovano i primi rappresentanti nella regione pianeggiante delle Fiandre intorno alla fine del XVI secolo. Verso la metà del secolo successivo alcuni di essi risultano risiedere nella città di Mechelen, dove nel 1684 nacque Michel van Beethoven abile fornaio, che con la sua attività raggiunse una certa agiatezza. Nel 1741 Michel si spostò a Bonn, dove abitavano già da qualche tempo i figli Ludwig (1712 – 1773), nonno e omonimo del grande musicista, e Cornelius.
Mentre Cornelius si era dato al commercio, Ludwig aveva già da parecchi anni intrapreso (per primo, forse, nella sua famiglia) la professione di musicista, prestando servizio come cantante e violinista a Mechelen, Lovanio e Liegi. A Bonn era stato assunto con eguali mansioni presso la Cappella Arcivescovile della città e nel 1761 aveva inoltre ottenuto l’ambito incarico di Maestro di Cappella. Le sue entrate, tuttavia, non dovevano essere particolarmente soddisfacenti se, accanto alla sua attività principale, pare esercitasse anche il commercio di vini pregiati. Nel 1733 sposò Maria Josepha Poll, anch’ella di origine renana, che ben presto si ammalò (forse alcoolismo) e finì i suoi giorni in ospedale a Colonia.
Da Ludwig e Maria Josepha nacque Johann van Beethoven (1740 – 1792), padre del grande musicista, che nel 1752 entrò nella Cappella Arcivescovile, cantando prima come voce bianca, poi come tenore. Sebbene fosse meno capace del padre, ebbe quasi certamente anche un certa competenza musicale e grazie a essa, come sembra, riuscì a impartire lezioni private di vari strumenti. Coltivò ottime relazioni con la Corte, benché il suo carattere non fosse particolarmente tranquillo. Nel 1767 sposò Maria Magdalena Keverich, figlia di Heinrich Keverich, «sovrintendente alle cucine» del principe elettore di Treviri, vedova, già a diciotto anni, di Johann Leym, un impiegato della Corte. Johann e Maria Magdalena ebbero sette figli dei quali ne sopravvissero solo tre: Ludwig, nato nel 1770, Kaspar Anton Carl, nato nel 1774 e Nicolaus Johann, nato nel 1776.
Bonn in quegli anni era una piccola cittadina della valle del Reno di neppure diecimila abitanti. Dal 1761 era governata dal principe elettore di Colonia, l’arcivescovo Maximilian Friedrich von Königsegg-Aulendorf, sovrano assoluto di uno dei circa trecento piccoli stati in cui era suddiviso il territorio tedesco.
Ludwig venne alla luce nel modesto alloggio dei due genitori, al numero 515 di Ronngasse, a Bonn, il 17 dicembre, data del suo battesimo, o qualche giorno prima. Dei suoi primi anni di vita sappiamo assai poco, a parte qualche leggenda e qualche notizia di carattere aneddotico prive di credibilità. L’ambiente familiare fu probabilmente caratterizzato dalle benevole attenzioni della madre, che il musicista ricorderà sempre con tenerezza e affetto; mentre il padre, persona di scarsa sensibilità, pensò di sfruttare al massimo le chiare doti musicali di Ludwig, senza tenere conto della volontà e dei desideri del figlio. Questi sembra abbia mostrato fin dai primi anni un carattere introverso, tendente più alla meditazione interiore e alla contemplazione estetica che ai rapporti sociali, amante della solitudine e del raccoglimento. Secondo la tradizione, il padre gli diede le prime lezioni di violino e di pianoforte costringendolo a ritmi di studio assai intensi: nelle intenzioni di Johann doveva nascere un nuovo «enfant prodige», capace di raggiungere la celebrità già toccata da Wolfgang Amadeus Mozart. Sembra che molto spesso il bambino, giungendo ai limiti della propria resistenza, scoppiasse in lacrime, senza che il padre mutasse i suoi intendimenti.
Il progetto di Beethoven padre ebbe inizio il 29 marzo del 1778, quando fu organizzata la prima esibizione pubblica di Ludwig, che aveva allora otto anni, anche se il padre gli attribuì due anni di meno. Quando si rese conto di non essere in grado di proseguire oltre nell’istruzione musicale del figlio, Johann lo affidò prima alle cure di un tale Tobias Pfeifer, che gli diede lezioni di pianoforte, poi a quelle ben più qualificate dell’anziano organista di corte Heinrich van der Aeden. Altri più o meno occasionali maestri del piccolo Ludwig furono Franz Rovantini, parente della madre, che gli diede alcune lezioni di violino e il francescano Willibald Koch, discreto esecutore all’organo, da cui Ludwig in breve tempo apprese a suonare lo strumento, tanto da sostituirlo saltuariamente.