Le televisioni hanno reso gettonatissima l’espressione Recovery Fund. Ma in alcuni Paesi dove l’inglese non è proprio familiare, come in Italia, ti è capitato di esultare. Seguendo distrattamente gli speaker perché impegnato a renderti gradevole un po’ di parmigiano tutt’altro che made in Italy, hai spesso sentito: “ed eccoci al tema del recovery found…”. Tu, giunto al 30mo tocco masticatorio di quella pezza di formaggio che probabilmente veniva dai fiordi norvegesi che non da Parma, immagazzini l’idea che i soldi sono stati “trovati” (found, appunto). Ma poi ti rendi conto che forse lo speaker si era ricordato che, alla fine di un suo viaggio, aveva dovuto fare ricorso all’ufficio Lost&found dell’aeroporto.