Un inizio che ricorda “Salvate il soldato Ryan”, un finale che ricorda “Mission Impossible”, ed una tecnica di ripresa alla”Birdman”. Tutto il resto è un classicissimo plot da conflitto mondiale, senso del dovere, amicizia, missione suicida, corpo a corpo, matricole ingenue e non ancora sconvolte dalla guerra, nemico bidimensionale e maligno, donzelle da salvare, bombe a sorpresa, caporali che non credono più a niente, generali (tutti veterani anche nell’arte cinematografica) come Dei dell’Olimpo che, con serafico tatticismo, mandano a morire tutti gli altri. Ma la cosa che colpisce è la capacità di recitazione dei topi.