Questione di virgole e di pleonasmo. Se si incita l’Italia ad esprimere la propria forza (Forza, Italia Viva), va da sé che essa è viva. Tranne che qualcuno la consideri morta, cosicché potrà dare poi prova di rendere la propria “patria” Lazzaro e se stesso taumaturgo. Pleonasmo anche se si cambia la posizione della virgola, da ”Forza, Italia Viva” a “Forza Italia, Viva”. L’aggettivo può significare che è viva, oppure “evviva”. Dipende da come la si trova, oggi, Forza Italia. Infatti, il suo grado di vitalità dipende da chi tiene le redini e, nel caso, da chi vi aspira: specie se è auriga nato, egli non può stare senza redini in mano. L’ultima ipotesi del gioco della virgola è quella di eliminarla, con questo risultato: Viva Forza Italia. Cui prodest? A nessuno. Anacronismo. Infatti, tutte le forze, anche quella neonata Italia Viva, sentono il bisogno del rimescolamento. Che è facile, dato che non serve un corso di cromatologia. (Luck-Ba)