Danza fase tre

Dance

Dopo l’estate dei programmi in sicurezza all’aperto nei parchi e nelle arene, a Nervi, glorioso festival di balletto, il primo a vedere la luce nell’Italia degli anni Cinquanta, con Love dell’abile entertainer Giuliano Peparini, starring Eleonora Abbagnato tra Vivaldi e Sinatra, a Ravenna Festival, a Cagliari, con l’esibizione di coppie di ballerini classici congiunti (Silvia Azzoni/Alexander Ryabko, Iana Salenko/Marian Walter, Eleonora Sevenard/Denis Rodkin, Maria Kochetkova/Sebastian Kloborg), sotto la regia di uno specialista indomito di gala come Daniele Cipriani; e dopo i soli di danza contemporanea per uno spettatore solo alla volta a Bolzano Danza ideati ad hoc da autori come Carolyn Carlson, Rachid Ourandame, Michele Di Stefano, si torna in scena, nella fase tre, con spettacoli di un formato simile a quello del felice tempo di “prima del virus”.

 

Le novità

Si annunciano le serate alla Scala, con Roberto Bolle di nuovo protagonista dell’evergreen Bolero di Ravel/Béjart in ottobre, Le quattro stagioni di Peparini per i danzatori dell’Opera di Roma ripreso al Comunale di Bologna, dopo il debutto al Circo Massimo in luglio, e le creazioni al Teatro Massimo di Palermo affidate al nuovo direttore delle danze, Davide Bombana, nato alla Scala, di carriera tedesca, che ha già proposto al Teatro di Verdura la sua novità Ripar-Tänze.

 

Festival “Armonie d’Arte”

Ha chiuso l’agosto appunto delle “ripartenze” l’appuntamento clou del festival Armonie d’Arte, nel sito archeologico calabrese di Scolacium: una serata intorno alla diva del balletto italiano nel mondo, Alessandra Ferri, con partner e ospiti italo-inglesi, tra cui Federico Bonelli e il giovane talento dal Royal Ballet londinese Giacomo Rovero.

 

Il 40° Festival Oriente Occidente di Rovereto e Trento

A settembre, tra esterni e interni, inaugura la fase tre vera e propria il 40° Festival Oriente Occidente di Rovereto e Trento con molti artisti italiani della danza contemporanea, più che mai agli onori in questa stagione inedita, ma non solo.

In cartellone: Centaur di Pontus Lidberg con il Danish Dance Theatre, Sonoma (soma, corpo, e sonum, suono) del visionario spagnolo Marcos Morau, il duo iberico Mal Pelo, il circo di Lucas Condro, e poi la plasticità nuda di Luna Cenere, Michela Lucenti al MART e alla Campana della Pace, Pablo Girolami, Daniele Ninarello, Matteo Levaggi, Antonio Viganò, Silvia Dezulian e Filippo Porro in Oltrepassare/azioni fuori posto su danza, suono, scultura, montagna a Predazzo.

Uno speciale focus è sul bielorusso Arkadi Zaides, attivista dei diritti umani già noto per un lavoro sul tema scottante del conflitto Palestina-Israele,ora in Talos, ispirato alle ricerche europee su un sistema informatico per monitorare i confini.

E infine i Centennial Solos: dieci danzatori di gruppi top europei, tra cui Rambert Dance Company, Dresden Frankfurt Dance Company, Michael Clark Company, interpretano assoli tratti dal vastissimo repertorio del nume del post-modern Merce Cunningham (1919-2009) sul filo di cinquant’anni di lavoro, accompagnati dalla musica di John King 100tone-candles.

 

L’Estate teatrale Veronese a settembre

L’Estate teatrale Veronese, con la nuova direzione artistica di Carlo Mangolini, si svolge in settembre al Teatro Romano e per la danza punta su Silvia Gribaudi, Camilla Monga, Cristiana Morganti, ex Pina Bausch, Chiara Frigo.

 

Fabbrica Europa di Firenze

Fabbrica Europa di Firenze (3 settembre- 8 ottobre) con bei nomi nella zona danza soprattutto Anne Teresa De Keersmaeker/Rosas in ViolinPhase ed Enzo Cosimi in I love my sister, e ancora Salvo Lombardo, Adriano Bolognino, Sara Lupoli, Daniele Ninarello, Annamaria Ajmone, Sciarroni, Ninarello e Rizzo, e un’esperienza immersiva nei materiali di vent’anni di danza contemporanea, Dance Wall a cura del visual designer Tommaso Arosio con Andrés Morte Téres.

 

On stage a Milano

Milano riprende con On dance di Roberto Bolle in forma sicura, tra live e schermo, con lo show a tutta danza, d’ogni genere, trasmesso il 12 dalle Gallerie d’Italia e con un ballo collettivo su prenotazione al Castello Sforzesco domenica 13; si impara on line e si danza tutti vestiti di bianco.

Milano Oltre, dal 17 settembre all’11 ottobre, deve rinunciare ad alcune compagnie cinesi invitate, ma si prende la rivalsa con Zappalà Danza, Davide Valrosso, Manfredi Perego/Balletto Teatro di Torino, Cristina Kristal Rizzo, Simona Bertozzi, MK di Michele Di Stefano, Mario Coccetti/S Dance Company su mascolinità/femminilità, per esplodere di energia con Les Nuits Barbares del franco-algerino Hervé Koubi, brano tutto maschile per danzatori in arrivo da ogni bordo del Mediterraneo.

Clou di questa edizione il discusso remake-rovesciamento ideologico dell’Excelsior ottocentesco, inno al progresso e alla civiltà dal punto di vista delle nazioni coloniali, nuova versione di Salvo Lombardo in chiave antirazzista, anti-postcolonialista, anti global-capitalista: un lavoro guerriero e controcorrente per il suo gruppo Chiasma di Roma.

 

Torino Danza

Pure Torino Danza, tra settembre e ottobre, allinea Silvia Gribaudi, Simona Bertozzi, Daniele Ninarello e Cristina Kristal Rizzo e Mario Coccetti, ma anche Marco D’Agostin, Alessio Maria Romano, Ambra Senatore dalla Francia, l’ispirato Marco Chenevier (Confinati dal Paradiso) e poi l’israeliano Hofesh Schechter, l’argentino Daniel Proietto in brani del norvegese Lucien Øyen, 3S di Sidi Larbi Cherkaoui, artista associato, l’indiana parigina Shantala Shivalingappa, amatissima da Charkaoui stesso e anche da Pina Bausch, in una creazione di Aurélien Bory, artista di un teatro fisico tra danza e circo. L’highlight è Dimitris Papaioannou in A New In-Between Project, proposto in collaborazione con il Festival Aperto di Reggio Emilia, dove Aterballetto debutterà il 6 ottobre nell’atteso Don Juan di Johan Inger. Ci saranno anche a Reggio Hofesch Schechte, Daniele Ninarello, Collettivo Cinetico & Alessandro Sciarroni, la compagnia MK e il gruppo MM con il magnifico Duo d’Eden di Maguy Marin (1986), avvolgente come una vite infinita.

 

Biennale Danza di Venezia

Alla Biennale Danza di Venezia, dal 13 al 25 ottobre Marie Chouinard presenta il suo portfolio di “autori” impegnati in “atti di creazione” interrogandosi sul grande tema AnDNoW!, che succede adesso: al centro tante autrici-pensatrici immerse nel mood odierno europeo, dove il corpo si dà sempre più spesso parola e voce. Ci sono anche figure maschili di prua come Olivier Dubois e Noé Soulier con Frédéric Tavernini. Leone d’Oro a una fuori classe, madrilena, La Ribot, con le sue performance sarcastiche, dove indossa solo una sedia e un vistoso cartello “Se vende”; Leone d’Argento all’italiana Claudia Castellucci, della nota famiglia di artisti della scena, filosofa concreta del ritmo danzante.