TENET, la recensione reversibile

recensione loop

 

Primo blockbuster a sfidare il ritorno nelle sale dopo il lockdown sta risvegliando tutti i forum di appassionati.

Un film costruito su un concetto astratto e antico come la palindromia e messo in scena con tutta la potenza possibile a disposizione ad un mostro della regia come Christopher Nolan. Giocare con il tempo e il montaggio è una specialità di questo regista e le complesse scene di azione gli garantiscono la spettacolarità.   

I rebus come sfida intellettuale sono la cifra di questa narrazione.

In particolare vengono prese a riferimento le famose 5 parole del quadrato del Sator. Sator Arepo, Tenet, Opera, Rotas. Parole che, composte in un quadrato, possono essere lette in entrambi i sensi ed avere un senso compiuto. 

Queste parole compaiono tutte nel film in diversa forma. Sator è il nome di un oligarca russo, Rotas è la sua società di freeport (depositi extradoganali). Arepo è un falsario non meglio identificato e l’Opera è presente nella scena iniziale. Tenet è, non solo il titolo del film, ma una specie di agenzia segreta che agisce manipolando il tempo.

Una sola visione non basta ad assimilare tutti gli elementi del racconto che vengono sparati sullo schermo ad una velocità smodata. Le spiegazioni sono ridotte al minimo e lo spettatore rimane indeciso se godersi la pirotecnia o se capire la logica del tutto.

Consigliato a chi ama la settimana enigmistica.

 

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https://www.imdb.com/title/tt6723592/