Comunicazione e Ai

La Notizia

Si avvicina Lucca Comics and Games, la famosa fiera del fumetto che è poi diventata dell’intrattenimento in generale, che ogni fine ottobre anima la città di Lucca e tutto l’ambiente del fumetto. Quest’anno, la collaborazione con Italo Treni ha generato una campagna realizzata (a quanto pare con l’Intelligenza Artificiale) che sta smuovendo un forte dibattito nell’ambiente.

L’Immagine

La tavola di fumetto incriminata (che mostriamo qui in basso) mostra un ragazzo ansioso di raggiungere la città toscana. Lo stile è evidentemente manga, con tagli di inquadratura fortemente eccentrici e diagonali, tipici di un fumetto d’azione. Le ipertrofiche descrizioni degli ambienti e dei mezzi, che drammatizzano fortemente le atmosfere, e infine un treno che sembra deragliare, non sembrano adeguate al tipo di comunicazione che dovrebbe essere.

I Motivi

I motivi che possono portare a preferire un’IA piuttosto che un fumettista umano potrebbero essere, come leggiamo in alcuni commenti sui social: necessità di risparmiare soldi, avere poco tempo a disposizione o voler attirare il dibattito pubblico. Visti i protagonisti della storia, i primi due motivi non sussisterebbero data l’importanza della manifestazione fieristica e dell’azienda di trasporti. L’unico motivo pare quindi essere la visibilità. Ma, a pensarci bene, sembra un motivo alquanto provinciale e superficiale.

Il Dibattito

Da ormai più di due anni l’impatto delle tecnologie di produzione di immagini tramite intelligenza artificiale sta animando un turbinoso dibattito in seno alla comunità dei creativi internazionale. In questo periodo, là dove veniva individuato l’uso di tali tecnologie, si scatenava il movimento (principalmente virtuale) di protesta. In diverse altre occasioni fiere del fumetto locali hanno prodotto immagini pubblicitarie a basso costo con le AI attirandosi addosso parecchie critiche. Ricordiamo “Lago di Comics” a Cernobbio e “Udine Comics and Games”. Entrambi finiti nell’occhio del ciclone.

I Particolari

Nell’immagine diffusa dagli organizzatori di Lucca vengono additati alcuni elementi specifici: lo sguardo del ragazzino “da serial killer”, il treno che sembra deragliare e l’autobus senza le tipiche scritte Italo.

Conclusioni

L’impatto di una tecnologia nuova e di un nuovo modo di pensare alla produzione di immagini e di arte è sicuramente destabilizzante. A mitigare le cose potrebbero e dovrebbero contribuire i grandi protagonisti dell’ambiente creativo. Se questo apporto manca, non solo si rischia di abbattere la credibilità di tutto il settore, ma, alla lunga, anche dei loro stessi interessi economici. Sì, perché se si radica la percezione che fare fumetti è cosa banalmente compilativa, allora ogni ipotetico lettore di fumetti se ne rimarrà a casa propria a digitare desiderata sui software più disparati e si risparmierà sia il viaggio su Italo che la visita a Lucca.

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