The impressive life of Yvan Goll/ Tra cultura tedesca e francese

The impressive life of Yvan Goll/ Tra cultura tedesca e francese
Yvan und Claire Goll mit Marc, Bella und Ida Chagall, Bois de Cise, Normandie 1924. Ph "Nur einmal noch werd ich dir untreu sein", Claire Goll, Yvan Goll, Paula Ludwig, Wallstein Verlag, Göttingen 2013

Isaac Lang was born in Saint-Dié in Alsace on the 23rd of March 1891, the son of a Jewish cloth merchant whose family has settled down in Rapportsweller, Alsace. After his fahter’s death he and his mother relocated in Metz where he completed his higher education and then studied at the University of Strasbourg, Freiburg and Munich, where he graduated in 1912. A year later he participated in the expressionist movement in Berlin. By the pen name of Yvan Goll he published his first collection of poems Panamakanal to be followed by a much more pessimistic version in 1918.

When the war broke out he escaped to Switzerland, in Zurig, where he joined the Cabaret Voltaire and became friends with Tristan Tzara, Francis Picabia, and Jean Harp. He wrote many poems collected in Requiem for the dead men of Europe and several plays, including The immortal one. In 1917 he fell in love with journalist Klara Aischmann. The couple  moved to Paris in 1919 and got married two years later. In his essay Die drei guten Geister Frankreichs (The Three Good Spirits of France), Goll promoted a reconciliation between the peoples of France and Germany. He was later drawn to Surrealism.

He worked as a translator to make a living. He translated James Joyce’s Ulysses and some of Blaise Cendrars’ novels into German and translated into French Georg Kaiser’s plays for the Théatre de l’Oeuvre. He wrote several poems which were illustrated by renowned artists. For example Le Nouvel Orphé was illustrated by Georg GroszRobert Delaunay and Fernand Léger.  Marc Chagall illustrated a collection of love poems written with his wife Klara. In 1949 Pablo Picasso illustrated Yvan’s L’elegia di Ipherlonga followed by Le maschere di cenere.

Yvan Goll also published an anthology of modern German poetry. In 1924 he translated into German and published André Breton’s Manifesto of Surrealism but later he fell out with the latter. In 1924, together with composer Kurt Weill, Goll also wrote the surrealist opera Royal Palace, to be followed by a cantata based on his Der Neue Orpheus.

In 1920 he wrote the opera Mélusine. In 1930, he completed La chanson de Jean Sans Terre, 89 short poems, illustrated by Marc ChagallJean Sans Terre narrates the sad fate of the youngest son of Henry II. Following the battle of Bouvines, John lost the Duchy of Normandy.

Passionate about cinema, Goll wrote La Chapelinade. In 1937 The Golls moved to New York where they met William Carlos Williams, Stefan Zweig, Kenneth Patchen, Henry Miller, Piet Mondrian and many others. Between 1943 and 1946, Goll edited the French-American poetry magazine Hémisphères. In 1945 he was diagnosed with leukemia.

Goll also wrote l’Elegia atomica e altre poesie infestate dalla morte collected in the English language volume Fruit From Saturn (1946). Love poems, written with his wife Klara, were published a year later. Goll’s final works were written in German rather than French, and were collected by the poet under the title Traumkraut, completed in those years.

The Golls decided to move back to Paris. Yvan Goll died at Neuilly-sur-Seine in 1950. His wife continued to edit his unpublished work with great determination. Klara died in 1977 at Saint-Dié. She dedicated her final years to reconstruct their Paris apartment inside the Paul-Noel Museum in Saint-Dié-des-Vosges. It contains several works of art and original manuscripts, some of which unpublished.

Yvan Goll’s work is quite remarkable: he wrote Les géorgiques parisiennes and Sodoma e Berlino, an outstanding novel about Berlin at the end of Wold War 1. The novel deals with the spartacist revolution in the Prussian city, a book of great beauty.

Jules Romain appreciated Goll’s talent to a great extent and witnessed the greatness of the writer. Nonetheless, Goll’s independence of spirit and his life on the verge of two great cultures (French and German) jeopardised his career considerably at the time when the war was raging.

(Traduzione di Laura Pinato)

 

Nato a Saint-Dié in Alsazia il 23 marzo 1891, Isaac Lang era figlio di un commerciante di abbigliamento. Proveniva da una famiglia di ebrei alsaziani che si era stabilita a Rapportsweller. Dopo la morte del padre, andò a vivere con la madre a Metz. Completati gli studi secondari, si iscrisse all’Università di Strasburgo. Studiò poi a Friburgo e Monaco di Baviera, laureandosi nel 1912. Un anno dopo, scoprì l’espressionismo e si unì a questo movimento a Berlino. Pubblicò, poi, la sua prima raccolta di poesie, Panamakanal. Scelse quindi Yvan Goll come pseudonimo. Nel 1918 scrisse una nuova versione della sua prima opera, molto più pessimista della precedente.

Quando fu dichiarata la guerra fuggì in Svizzera, a Zurigo, dove frequentò il Cabaret Voltaire. Là conobbe Tristan Tzara, Francis Picabia e Jean Arp. Scrisse molte poesie raccolte in Requiem for the Dead Men of Europe e opere teatrali, tra cui The Immortal One. Nel 1917 incontrò la giornalista Klara Aischmann e se ne innamorò. Si trasferirono a Parigi nel 1919 e si sposarono due anni dopo. Iniziò quindi a scrivere un saggio intitolato Die drei guten Geister Frankreichs (“I tre buoni spiriti della Francia”) nel quale perorava la riconciliazione tra Francia e Germania. Poco dopo fu attratto dal Surrealismo.

Lavorò come traduttore per vivere: sono sue le traduzioni in tedesco dell’Ulisse di James Joyce e dei romanzi di Blaise Cendrars e in francese di opere teatrali di Georg Kayser per il Théâtre de l’Oeuvre. Scrisse molte poesie che furono illustrate da importanti artisti: Georg Grosz, Robert Delaunay e Fernand Léger per la raccolta Le Nouvel Orphée, Marc Chagall per le poesie d’amore scritte con la moglie Klara e più tardi, nel 1949, fu la volta di Picasso che illustrò L’elegia di Ihperlonga e Le maschere di cenere.

Yvan Goll pubblicò anche un’antologia di poesia tedesca moderna. Nel 1924 tradusse e pubblicò in tedesco Il manifesto del surrealista André Breton, ma tre anni dopo entrò in disaccordo con quest’ultimo. Dello stesso anno, è un’opera surrealista, Royal Palace, scritta con il musicista Kurt Weill con il quale aveva anche immaginato una cantata basata sul suo Der Neue Orpheus.

Già nel 1920 aveva scritto un’opera, Mélusine. Nel 1930 completò La Chanson de Jean Sans Terre, con illustrazioni di Marc Chagall, opera composta da 89 brevi poesie, racconta il triste destino del figlio di Enrico II che, dopo la famosa battaglia di Bouvines, perse la Normandia e fu spogliato di tutti i suoi feudi.

Appassionato di cinema, scrisse La Chapelinade. Nel 1939, i Goll decisero di partire per gli Stati Uniti e di stabilirsi a New York dove incontrarono William Carlos Williams, Stefan Zweig, Kenneth Patchen, Henri Miller, Piiet Mondrian, tra molti altri. Dal 1943 al 1946 diresse la rivista di poesia franco-americana Hémisphères. Nel 1945 gli fu diagnosticata la leucemia.

Yvan Goll Scrisse poi l’Elegia atomica e altre poesie infestate dalla morte, che incluse in una raccolta in inglese chiamata Fruit from Saturn, apparsa nel 1946. Le poesie d’amore che scrisse con la moglie Klara furono pubblicate un anno dopo. In questo periodo, per le sue poesie, l’autore preferì il tedesco al francese e un esempio in tal senso è Traumkraut, concluso in quegli anni.

La coppia decise quindi di tornare in Francia, a vivere a Parigi. Yvan Goll morì a Neuilly sur Seine nel 1950. La moglie continuò con coraggio e determinazione a pubblicare le sue opere inedite e a farlo conoscere, contro ogni previsione. Klara morì nel 1977 a Saint-Dié e riuscì, durante i suoi ultimi anni di vita, a ricostruire l’appartamento parigino in un piccolo museo, il museo Paul-Noël a Saint-Dié-des-Vosgi, dove sono anche conservate numerose opere d’arte e manoscritti, alcuni dei quali rimasti inediti.

Il lavoro compiuto da Yvan Goll è molto considerevole: egli infatti compose Le Georgiche parigine (che sono state tradotte in italiano) e scrisse un romanzo magistrale sulla Berlino alla fine della Prima Guerra Mondiale, Sodoma e Berlino, che completò nel 1929 e che ricorda la rivoluzione spartachista nella capitale prussiana, un libro di una bellezza abbagliante.

Jules Romains capì la misura del suo talento e ne testimoniò la grandezza. Nonostante ciò, l’indipendenza di spirito e il fatto di vivere tra due grandi culture (quella francese e quella tedesca) danneggiarono non poco Yvan Goll, in un momento in cui la guerra aveva assunto dimensioni mostruose.

Le géorgiques parisiennes, Guanda editore, 1969
Sodoma e Berlino, tradotto da Ettore Capriolo, Edizioni Il Formichiere, 1975.