La missione salvifica della Russia in Ucraina: una guerra santa
“È la nostra guerra contro il satanismo totale”. Così il presentatore televisivo russo Vladimir Solovyov ha definito davanti alle telecamere la guerra in Ucraina. Il Bene contro il Male, l’Oriente Santo contro l’Occidente Diabolico. Solo l’escalation nucleare può salvare la Russia e il suo popolo dall’annientamento, che è il vero scopo dell’attacco da parte del nemico. La denazificazione è stata dimenticata perché lasciasse il posto a una ben più importante missione salvifica voluta da Dio.
L’Occidente globale invita a violare le leggi della natura
E che si tratti di una guerra santa lo aveva già chiarito il patriarca Kirill, assicurando la remissione di tutti i peccati a chi fosse morto in battaglia. Il suo discorso del 6 Marzo del 2022 – la Domenica del Perdono (sic) – aveva già anticipato le ragione della giustezza metafisica della guerra. L’Occidente globale, con il gay pride sovverte le leggi universali della natura. E poiché la natura è stata creata perfetta da Dio, è ovvio che trasgredirne le leggi e giustificare l’omosessualità (Levitico, 20:13, e Romani, 24:32) è opera satanica.
I Gay Pride mettono a rischio la salvezza dell’uomo moderno
L’organizzazione dei Gay Pride rappresenta l’accettazione e la normalizzazione del peccato. O, se vogliamo, la richiesta rivolta al mondo di essere complice nella violazione del Verbo divino e dell’ordine della natura. Ogni opposizione viene stroncata con la forza. Quindi non ha senso parlare di politica. Qui è in gioco qualcosa di molto più importante, cioè la Salvezza dell’uomo e il suo posto alla Destra del Padre.
Per Vladimir Surkow la Russia è destinata all’isolazionismo
Probabilmente pochi sanno che qualche anno prima il discusso ideologo del Cremlino Vladislav Surkov preannunciava la dottrina putiniana e di Kirill riguardo ai destini della civiltà. Sukow teorizza una sorta di inevitabile isolazionismo della Russia, con motivazioni meno fantasiose del populismo di Putin e del bellicismo teologico di Kirill.
La storia tra presente e orientalizzazione di Mosca
Ripercorrendo la storia russa fin dalle origini Sukow individua una serie costante di tentativi di europeizzazione falliti e descrive la società e la politica russa come un misto di occidentalismo e slavofilia. Le due anime del popolo russo non si sono mai fuse, la Russia non si è europeizzata e probabilmente il 2014 sarà ricordato dagli storici come l’anno in cui Mosca ha abbandonato questo ricorrente plurisecolare progetto. Fino a quando non possiamo saperlo.