La Casa di Carta, la criminosa recensione

Josep, la recensione imprigionata

Una rapina epocale

Quando la serie è iniziata molti hanno pensato ad un chiari riferimento a “Inside man”, “le iene”, e “Quel pomeriggio di un giorno da cani”. Presto però sono saltati fuori dei caratteri distintivi molto spagnoli.
Il romanticismo, la passione che mescola relazioni e politica, la sfiducia verso il potere e il barocchismo dei piani ben riusciti. Molta carne al fuoco da allora ed una buona capacità di rappresentazione. Il successo globale ha poi travolto gli stessi creatori portando la vicenda a livelli impensabili all’inizio.

Una storia familiare

Al centro la storia del professore, geniale quanto tormentato. Il suo rapporto con il padre e con il fratello. Una talento per la gestione di elaborate rapine e un rapporto tra lui e i negoziatori della polizia che sfocia in qualcosa di più profondo. Vicenda di cronaca e vicenda umana si influenzano in ogni istante. I rapporti sono sia il detonatore di tutto che il punto di arrivo di tutto. In mezzo ci sono montagne di soldi tonnellate di oro , istituzioni nazionali e azioni militari estreme.

Molto rumore, quasi troppo.

Nel gioco di rilanci continui che una serie basata sullo stupore ha come fisiologici si rischia di esagerare. Ma una volta accettato il fatto che non siamo più sul un piano di rigida realtà, l’attenzione si sposta verso il significato che soggiace alla storia. Un gruppo di persone, grazie all’intelligenza, al perfetto coordinamento e a una vena di follia a craccare il sistema spagnolo. Per ben due volte. Nell’arco di 5 stagioni. Partendo dal piano di due fratelli esperti in rapine. Le vicende assumo un tono di estrema tensione. Vengono coinvolti, non si sa quanto strumentalmente anche elementi ideologico politici. Un rivalsa verso istituzioni corrotte e un sistema  iniqui e non meritocratico. Il finale ha fatto storcere il naso a coloro che speravano in un po più di realismo.

Alla base c’è il simbolo

Ma tralasciando il finale rimane un ragionamento fatto sul concetto dei soldi. I soldi sono una convenzione che però è diventata feticcio e fondamento dei rapporti di forza. Il poter dissacrare questo feticcio e tutto l’apparato montato per difenderlo è la rivoluzione. Quella vera, secondo gli sceneggiatori. Tanto più adoriamo questo feticcio tanto più accettiamo le sue storture e il Professore è in guerra con esso fin da piccolo. Fin da quando, questo feticcio gli ha portato via il padre.

Anche
Trailer

Altri articoli
Pedivella