The new frontier of Internet is metaverse. There some who are looking with interest at personalizing internet, with significant results.
Communication and Internet
The development of digital communication has led to what today is the Net. The 3W or Word Wide Web, an idea that Tim Burners-Lee implemented in 1991, has been at the origin of global connections in those years when talented innovators exploited how to make local networks globally connectable.
There some who, having immediately cultivated the economic implications of global communication, decided to make themselves useful to the entire lonely and confused humanity. How? By creating and providing everybody with new ways of interconnection, what was previously unthinkable. Pre-requisite: free registration to what today we confidently call the “platform”.
Retrospectively, it is interesting to note that the services provided for free are the counterpart of the voluntary transfer of the individual data. The word data is to be understood in a broad sense. For example, if I publish a post on a platform which shows that I have a sore throat and the next day I add another one specifying that I have a fever, I will have intended to give the news of my state of health. I would have provided a detail that, especially considering that we are in the era of a COVID-19 pandemic, others will freely decide to share.
Algorithms, internet, metaverse
But a mathematical formula called an algorithm, which acts as a collector and aggregates the globally entered data, will intercept all information similar to mine and will ensure that someone (the owner of the collector) holds fairly accurate information on the progress of the pandemic. In this way, Big Data of immense economic value is generated through a mathematical formula as well as the free choice of individuals to participate in a hidden global survey on any subject and activity.
Facebook, Mark Zuckerberg’s famous platform, could reach new frontiers and precisely the so-called metaverso condition (metaverse). We refer to the virtual-meta-world (beyond reality), which inspired Neal Stephenson’s “Snow Crash” novel published 1992.
Not surprisingly, last July, Zuckerberg, during the presentation of the quarterly data, announced that he wanted to undertake a new project.
New frontiers
The Conversation journal has treated this subject in an article published on July 30, signed by Daniel Broby of the University of Strathclyde. The author hypothesizes that the most famous of nerds would intend to transform his firm into a metaverse company. So the connections between users would change according to the canons of virtual reality (VR), augmented reality (AR) and, possibly, through the use of 2D devices capable of generating completely optical processing of the chips.
Internet and the change of Facebook
That’s a new and different feature of the most popular social media in the world. This is about three billion monthly users, if we consider the aggregation between Facebook, Instagram and WhatApp: a good start for change. Furthermore, it is worth adding that the Zuckerberg’s group includes also Oculus, a manufacturer of headsets, undoubtedly another industrial advantage for the famous nerd.
It goes without saying that if users of any platform can hide behind nicknames, many will do the same with VR and AR in which they can act even with their own avatar. Goodbye to keyboard warriors: from now on, animated warriors are on the way.
You can also read:
Michele Mezza, infection-algorithm and the Ides of March need to be avoided
La nuova frontiera di Internet si chiama metaverse. Non manca chi sta guardando con interesse alla possibilità di personalizzare i contenuti della rete, con risvolti significativi.
La comunicazione e internet
Lo sviluppo della comunicazione digitale ha portato a ciò che oggi è la Rete. Il 3W o Word Wide Web, idea implementata nel 1991 da Tim Burners-Lee, è all’origine dei collegamenti globali negli anni sfruttati da talentuosi innovatori per rendere globalmente collegabili le reti locali.
Non manca chi, avendo colto subito i risvolti economici della comunicazione globale, ha pensato di rendersi utile all’intera umanità solitaria e confusa. Come? Realizzando e mettendo a disposizione di tutti nuove modalità di interconnessione, sino ad allora impensabili. Requisito indispensabile: l’iscrizione gratuita a ciò che oggi con disinvoltura definiamo la “piattaforma”.
A posteriori è interessante rilevare che i servizi forniti, senza costi, siano la contropartita della cessione volontaria dei dati dei singoli individui. La parola dati è da intendersi in senso lato. Se, ad esempio, io pubblico su una piattaforma un post dal quale si evince che ho mal di gola e il giorno dopo ne aggiungo un altro precisando che ho la febbre, avrò inteso dare la notizia del mio stato di salute. Avrò fornito un dettaglio che, anche in considerazione che siamo in epoca di pandemia da COVID-19, altri decideranno liberamente di condividere.
Algoritmi, internet, metaverse
Ma una formula matematica chiamata algoritmo, che funge da collettore e aggrega i dati globalmente immessi, intercetterà tutte le informazioni simili alla mia e farà sì che qualcuno (il proprietario del collettore) detenga notizie abbastanza precise sull’andamento della pandemia. Si genera così un Big Data dall’immenso valore economico attraverso una formula matematica e la libera scelta degli individui di partecipare a un celato sondaggio globale su qualunque materia e attività.
Nuove frontiere
Facebook, la celebre piattaforma di Mark Zuckerberg, potrebbe raggiungere nuove frontiere e precisamente il cosiddetto metaverso (metaverse). Il riferimento è all’universo virtuale (meta-universo, oltre la realtà), che è a fondamento del romanzo di Neal Stephenson Snow crash, del 1992.
Non a caso, nello scorso luglio, Zuckerberg, durante la presentazione dei dati trimestrali, ha comunicato di voler intraprendere un nuovo progetto. The Conversation ha affrontato il tema in un articolo pubblicato il 30 luglio, firmato da Daniel Broby dell’Università di Strathclyde. L’autore ipotizza che il più famoso dei nerd intenderebbe trasformare la propria compagnia in una metaverse company. Le connessioni fra gli utenti muterebbero secondo i canoni della realtà virtuale (VR), della realtà aumentata (AR) e, ove possibile, mediante l’utilizzo di dispositivi 2D in grado di ottenere elaborazioni completamente ottiche dei chip.
Internet e il cambiamento di Facebook
Una nuova e diversa funzione del social media più diffuso al mondo. Si tratta di circa tre miliardi di utenti mensili, se si considera l’aggregazione tra Facebook, Instagram e Whatsapp: un bell’inizio per il cambiamento. Occorre aggiungere che il gruppo detiene anche Oculus, produttore di visori, indubbiamente ulteriore vantaggio industriale per Zuckerberg.
Va da sé che se gli utenti di qualunque piattaforma possono nascondersi dietro a nickname, molti faranno altrettanto con la VR e la AR, nelle quali agire persino con il proprio avatar. Addio ai leoni da tastiera: sono in arrivo i leoni animati.
Leggi anche:
Michele Mezza, il contagio-algoritmo e le idi di marzo da scongiurare