Il decostruzionismo di Giovanbattista Pastorelli
Giovanbattista Pastorelli è da tempo riconosciuto come uno dei maggiori artisti decostruzionisti. Per alcuni decenni, il decostruzionismo ha riguardato eminentemente l’architettura con autori divenuti archistar. Questo fino a che, tra anni Ottanta e Novanta, Carmelo Strano, critico d’arte, ma anche di architettura e design, non ha trasferito quella tendenza nell’arte, facendo riferimento a una serie di autori di varie generazioni, tra cui Pastorelli, appunto.
Tra i temi e soggetti da lui decostruiti, anche il ritratto, di personaggi divenuti icone mondiali, ma anche di figure non famose ma capaci di provocare la sua vena espressiva. Quello, inedito, qui pubblicato, ne è un esempio interessante. Pastorelli ha decostruito due suoi amici, la signora Luisa Boffi e il signor Danilo Riboldi. Si tratta di tecnica mista su forex di cm. 90 x 70, del 2021.
La geometria dell’opera
Una rete di forme geometriche ingloba variamente le due figure. Nella parte superiore (l’opera è verticale) i due visi vengono offerti da diverse angolazioni, sicché la somma, per così dire, di esse finisce col dare al riguardante un’idea attendibile dell’identità di ciascuno. Nella parte inferiore, a sinistra, affiorano “spaccati” della signora che danno elementi complementari alle parti anatomiche descritte nella zona superiore.
Sempre in basso, sul lato destro, messaggi “in libertà”, si direbbe con riferimento al Futurismo. In effetti, questi bigliettini-messaggi – che peraltro si riferiscono agli impegni professionali di Danilo Riboldi – sono disposti con piglio casuale senza rispetto verso un qualsivoglia principio simmetrico. Inoltre, con sviluppo verticale, il cognome di lui è espresso con lettere, anch’esse “in libertà”, ma grandi e a rilievo quale effetto dell’elaborazione policromatica di ciascuna di esse.
Decostruzionismo “storico” e Giovanbattista Pastorelli
Si direbbe una situazione analoga a quella di taluni pittori del passato che nel dipinto inserivano riferimenti al committente. In realtà, Pastorelli è un artista decostruzionista che ha sempre fatto i conti con i “classici”, anche se da essi ha inteso puntualmente allontanarsi. Ormai vanta un’età di piena maturità, ma rimane comunque, sul piano internazionale, il più giovane della schiera dei decostruzionisti diciamo “storici”.