La data delle elezioni comunali è fissata per il 3 ottobre. Per Beppe Sala, sindaco in carica, una campagna elettorale lunghissima iniziata con l’annuncio alla fine del 2020, per i concorrenti Luca Bernardo e Gianluigi Paragone decisamente più breve. Per un po’ di tempo nessuna ufficialità da parte dei Cinque Stelle che tuttavia recentemente hanno dato un’impennata con la venuta a Milano del loro leader Giuseppe Conte che ha tirato fuori dal cilindro una donna di lungo corso in ambito manageriale e informatico, pioniera del digitale in Italia, Layla Pavone.
Le elezioni comunali e i candidati, fra centro e periferie
Il sondaggio IPSOS registra un punto di svolta: il sindaco Sala viene accreditato di un vantaggio su Luca Bernardo di quasi dieci punti e di una chiara vittoria al secondo turno. Numeri più favorevoli a Luca Bernardo e Gianluigi Paragone quelli raccolti nelle periferie. I sondaggi si sono concentrati in interviste volanti nei mercati rionali, ma le prospettive non cambiano se non in modo marginale. Luca Bernardo, scelto dopo molte indecisioni dalla coalizione di Centro Destra, si è fatto megafono di una città “ammalata” e impoverita, una visione di Milano sofferente e bisognosa di “ascolto”. Forse l’orgoglio dell’area metropolitana è stato ferito.
Il messaggio eccessivo genera sfiducia
Questo è un classico “Sara Palin Moment”, come definito per i politici USA. Un messaggio eccessivo che sfiducia il proprio elettorato. La governatrice dell’Alaska per accreditarsi come sostenitrice di una politica di legge e ordine si fece fotografare trionfante sopra un gigantesco orso bruno vittima del suo fucile a ripetizione. Il messaggio inequivocabile era che lei avrebbe praticato politiche dure. La foto le valse il posto di candidata vicepresidente nel 2008 insieme al repubblicano John McCain. Ma poi quella classe media americana spaventata dalla criminalità urbana che avrebbe dovuto sostenerla si sfilò giudicando il messaggio forse anche incivile.
Il disamore della classe media milanese
Sia Paragone con il suo Milanexit/Italexit, dimenticando che per le aziende milanesi il rapporto con la Germania è fondamentale, sia Luca Bernardo con l’affaire della pistola, hanno disamorato la classe media milanese meno alla disperazione di quanto i due candidati suppongano. A contrastare questa visione di un impoverimento diffuso delle famiglie milanesi stanno sia i dati del settore immobiliare, che indicano un incremento dei patrimoni grazie al possesso dell’abitazione, che la possibilità di approfittare di un mercato del lavoro nel manifatturiero in grande spolvero appena fuori dalla tangenziale.
Il mercato del lavoro nell’area metropolitana milanese offre questa possibilità. I dati dell’ISTAT sull’andamento della produzione confermano la forza del manifatturiero e un andamento meno terribile nei servizi. Il sindaco Giuseppe Sala alla ricerca della rielezione commenta cauto ma anche sornione “la partita è apertissima”.