Gli occhietti piccoli e la fronte spaziosa di Rainn Wilson fanno da specchio inverso al cinismo di John Cusack in una fiaba nera che parla di un virus.
Già solo questo fa venire i brividi in questo periodo storico.
Ripreso da una serie inglese altrettanto conturbante. Difficile orientarsi tra buoni e cattivi se quello che ha le intenzioni migliori lo vuol realizzare con il peggiore dei modi. Un benefattore del globo che dissemina virus ed una impavida eroina che dissemina cadaveri a caso per la città. Nerd collezionisti, survaivalisti, virologi, ragazzini prodigio e bimbe con la pistola.
Non dimentichiamo un serial killer al di là del bene e del male che mangia caramelle e deve decidere da che parte stare. Conigli assassini, cinici solerti aziendalisti psicopatici e molto altro.
Le contrapposte sensazioni che questa piccola serie cult, animata da alcuni volti eccellenti, vi potrebbe generare una sensazione da montagne russe. Non è facile simpatizzare con Jessica che è protagonista del tormentone “Where is Jessica Hide?” un po’ per il suo carattere spigoloso, un po’ anche per la struttura della trama.
Questa infatti, punta allo straniamento, al senso di ineluttabilità del male e a rimarcare una certa incertezza nel domani. Il ritmo, comunque, è avvincente e i colpi di scena ben assestati.
Piacerà agli amanti del fumetto inglese, in particolare di Neil Gaiman.
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Utopia
A viral review
Rainn Wilson’s small eyes and large forehead are opposed to John Cusack’s cynicism in this black tale about a virus, which alone gives the chills in this historical period.
Taken from an equally disturbing English series, it is difficult to navigate between good and bad if the one who has the best intentions wants to do it in the worst way.
A benefactor of the globe who spreads viruses and a fearless hero in ewho randomly scatters corpses around the city. Nerd collectors, survaivalists, virologists, child prodigies and girls with guns.
Let’s not forget a serial killer beyond good and evil who eats candy and has to decide which side to take.
Killer rabbits, hard working cynical psychopathic corporateists and much more.
The opposing sensation is that this little cult series, animated by some excellent faces, could generate a roller coaster sensation in you.
It is not easy to sympathize with Jessica who is the protagonist of the catch phrase “Where is Jessica Hide?” partly for it sangular character, partly also for the structure of the plot.
In fact, the plot points to estrangement, to the sense of inevitability of evil and to underline a certain uncertainty in the tomorrows.
The pace, however, is compelling and the twists are wellplaced.
It will appeal to lovers of English comics, especially Neil Gaiman.