Scandali scandali scandali. Sembra il tempo dell’avvio della decadenza dell’impero romano. Per scandali e altro, come la resistenza di diversi stati importanti a non affrontare opportunamente i problemi ambientali.
Ognuno ritiene che quei problemi siano degli altri. Altri: con doppio significato, altri stati e anche le generazioni che verranno. Rubare, concutere, delinquere sono pratiche diffuse a macchia d’olio. La morale è un’astrazione, l’etica un tema puramente accademico. L’Italia non è agli ultimi posti, anche in fatto di logge e non logge che coinvolgono ogni settore della pubblica amministrazione, persino la magistratura.
La politica vi trova il suo clima ideale, sicché ben difficilmente contribuirà a dare una virata a quest’andazzo insostenibile. La premessa per regimi forti c’è tutta, e può trattarsi persino di figure animate da senso di giustizia, ma sempre autoritarie, o interessate solo al potere sconfinato. Ogni cittadino si impegni come può per scongiurarlo.
A bad premise
Scandals, over and over, endlessly, elsewhere. It likely sounds as the start of the Roman Empire’s decline. Not only scandals. What’s more several important states are reluctant to properly face the environmental problems.
Everyone thinks that those problems belong to others. Others with a double meaning: other states and also the generations to come. Stealing, extorting, crimes are widespread practices like wildfire. Morality is an abstraction, ethics a purely academic theme. Italy is not in the last places, even regarding lodges and similar that involve every sector of the public administration, even the judiciary one.
And politics finds its ideal climate there, so that it is unlikely to contribute to a change in this unsustainable trend. This condition could be a premise for strong regimes, be they run figures animated by a sense of justice, keeping understood that they are authoritarian anyway, or interested only in boundless power. Let’s wish every citizen their best to avoid it.