Biennale di San Paolo – An in progress event

La pandemia ha smantellato il fitto programma fissato dal curatore Jacopo Crivelli Visconti (Napoli, 1973) per la 34.ma edizione della Bienal de Sao Paulo. L’appuntamento ufficiale era stato rinviato dal 2020 al 2021. Ma è tutt’ora coperto da incognite, visto che, tra l’altro, a come pare, la conduzione di questa grande emergenza da parte del presidente Bolsonaro è stata poco rigorosa.

Ma il giovane e solido curatore ha finito con l’adottare il principio dello step by step: a ogni opportunità, si fa qualcosa. E chiaramente la speranza che entro il corrente anno la rassegna si svolga nella sua interezza è forte. Un flusso, per così dire, partito agli inizi dell’anno scorso con una personale di Ximena Garrido-Lecca, nato a Lima nel 1980, e una performance del musicista e artista di installazioni Neo Muyanga, del Sud Africa. Una sorta di diluizione nel tempo tra 2020 e 2021.

Crivelli Visconti assicura che il programma non subirà alterazioni. A maggior ragione in ordine alle idee che ispirano questa edizione: la circolazione, l’isolamento (quando l’artista lavora nel chiuso di una stanzetta o addirittura in prigione), la resistenza. Inoltre, la pandemia non è servita da alibi per tagliare i finanziamenti. Lo assicura il presidente della Fondazione, il collezionista José Olympio Pereira. Tanti auguri, anche perché si tratta di un’edizione vivacissima di esaltante aggiornamento internazionale.


The pandemic has changed rich program set by the curator Jacopo Crivelli Visconti (Naples, 1973) for the 34th edition of the Bienal de Sao Paulo. The official appointment had already been postponed from 2020 to 2021. But it is still covered by uncertainties, given that, among other things, it seems that President Bolsonaro‘s conduct of this great emergency hasn’t been very rigorous.

But the young and solid curator ended up adopting the step by step principle: at every opportunity, something is done. And clearly the hope that within the current year the review will take place with the whole of its plan  is really strong. A flow, so to speak, which started at the beginning of last year with a solo show by Ximena Garrido-Lecca, born in Lima in 1980, and a performance by the musician and installation artist Neo Muyanga, from South Africa. A sort of dilution over time between 2020 and 2021.

Crivelli Visconti assures that the program will not be altered. Especially with regard to the ideas that inspire this edition: circulation, isolation (when the artist works in a closed room or even in prison), resistance. Furthermore, the pandemic has not served as an alibi for cutting funding. This is assured by the president of the Foundation, the collector José Olympio Pereira. Best wishes, then, also because it is a very lively edition with an exciting international update.