A fare da elemento trainante di questa serie presente su Prime Video ci sono diversi e interessanti fattori.
Il volti di Vic McQueen e Charlie Manx che, a loro modo, targano le atmosfere del racconto. Lui con uno sguardo penetrante e una malinconia azzeccatissima per questo personaggio (lo ricordiamo anche come impeccabile Spock in Star Trek). Lei con il suo fare inquieto e le sue espressioni capaci di profonda tensione.
Altro fattore è un vago e pervicace potere soprannaturale degli oggetti (ricordiamo che l’autore del romanzo da cui è tratta la storia è Joe H, il figlio di Stephen King) che ci ricorda ben più famosi racconti horror.
C’è poi il contrasto tra la spensieratezza delle festività natalizie e un’oscurità malefica, forse riferita al consumismo e alla falsità delle convenzioni. L’innocenza dei bambini e il mostro in agguato. L’insopprimibile attrazione verso i dolciumi e i colori che già fu delle fiabe dei fratelli Grimm e il male nascosto nell’ombra pronto ad approfittarne.
La scelta di rappresentare i bambini rapiti (delle specie di bambini sperduti dell’isola che non c’è) con i denti aguzzi e pronti a divorare gli adulti, ricorda da vicino anche il rifiuto di crescere. La lotta contro lo scorrere del tempo che fu di Capitan Uncino.
Insomma elementi di fiaba nera classica e le moderne tecniche del racconto si completano a vicenda e completano un riuscito racconto dalle tinte forti. Note di originalità stanno nella storia affettiva della protagonista, nel concetto di mondo immaginario personale che diventa luogo reale, nella descrizione di una forma di superpotere vincolato agli oggetti e la presenza di un orco bambinone che alterna omicidi a moine infantili.
Il tutto, fatti salvi alcuni momenti, ben raccontato.
Vedi anche
https://www.imdb.com/title/tt5194792/